Siamo quasi arrivati a definire tutto quello che ti serve per iniziare a coltivare il tuo nuovo hobby fotografico. Ti sei chiarito le idee su come iniziare e hai finalmente definito che corpo macchina acquistare. Bene, non ci resta che capire quale sia l’ottica giusta per la tua prima reflex, in modo da iniziare (finalmente) a scattare le prime fotografie.
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Come recita il titolo, ti voglio spiegare qualcosa sull’obiettivo da abbinare alla prima macchina, quindi non stiamo parlando di un ottica per un fotografo professionista, ma di un qualcosa che possa essere molto versatile e avere contenuti. Proprio per questo, la scelta iniziale sarà molto più semplice di quanto tu possa pensare, dato che potrà ricadere su un numero limitato di ottiche. Nulla ti vieterà, in futuro, di passare a qualcosa di tecnologicamente migliore, e sicuramente più performante (sborsando ovviamente i relativi €).
Le caratteristiche di un ottica
Bene, andiamo dunque a definire la tipologia di ottica su cui puntare. Come sai, però, preferisco darti la possibilità di comprendere e scegliere con la tua testa. Quindi, per fornirti almeno un’infarinatura di base, ti posso dire che quando si parla di obiettivi le caratteristiche principali da considerare sono:
- Tipologia di ottica (fissa o zoom);
- Lunghezza focale;
- Apertura del diaframma.
Si possono considerare, invece, caratteristiche “secondarie” (solo per separarle leggermente dalle prime):
- Modalità di messa a fuoco;
- Stabilizzazione dell’immagine;
Vediamo rapidamente cosa comportano a livello pratico queste diciture.
Tipologia di ottica: fissa o zoom?
Qui potremmo discutere per ore sui pro e sui contro (cosa che faremo più avanti) di una tipologia rispetto all’altra, ma per ora ricordiamoci che vogliamo la prima ottica per coltivare le nostre (future) abilità fotografiche. Quindi, senza perdere altro tempo, ti suggerisco di puntare su uno zoom, che ti permetterà di coprire con un unico obiettivo molte più lunghezze focali (che tra poco comprenderai). L’ottica fissa, invece, permette di ottenere una miglior qualità di immagine mantenendo, però, una sola lunghezza focale. Questo comporta il non poter esplorare tutte le possibilità “artistiche” che differenti focali possono darti.
Lunghezza focale
Considera la lunghezza focale (ma solo per il momento), come “quanto potrai zoomare sul soggetto“, a discapito del campo visivo attorno ad esso. Per dirla in parole ancora più semplici, una lunghezza focale bassa come ad esempio 18 mm, ti permetterà di fotografare ampi paesaggi, ma non potrai “focalizzarti” su un soggetto in lontananza (dovrai avvicinarti fisicamente). Invece, una focale di 300 mm, ti permetterà di “inquadrare da vicino” il soggetto, restando comodamente a distanza (in determinati casi a “distanza di sicurezza”).
Come vedi dagli esempi sopra riportati, nel caso di una focale corta, avrai più campo visivo ma meno possibilità di soffermarti sui “dettagli” in lontananza; nel caso invece di focale lunga, potrai avvicinarti al soggetto, a discapito però della visuale “periferica”. Il consiglio è quello di scegliere uno zoom con un range di lunghezze focali il più ampio possibile.
Per sperimentare le varie opzioni, ti consiglio questo simulatore di lunghezze focali ,che tipermetterà di toglierti ogni dubbio residuo su cosa un determinato obiettivo possa “farti vedere”.
Apertura diaframma
Anche in merito a quest’altro importante parametro di confronto non voglio spendere (per il momento) troppe parole. Per ora ti basti sapere che più questo numero è basso (viene indicato con la lettera f), più l’obiettivo sarà “luminoso”. Cerca di preferire sempre obiettivi luminosi. Ti daranno possibilità maggiori rispetto ad altri. Per avere un ordine di grandezza, negli zoom di fascia base l’apertura di diaframma si aggira intorno a f 3,5 – f 5,6.
Le caratteristiche “secondarie”
Abbiamo poi informazioni sulla modalità di messa a fuoco e la stabilizzazione dell’ immagine. Per quanto riguarda la messa a fuoco, è un must avere l’autofocus, in modo da poterlo sfruttare in tutte quelle situazioni in cui non si ha nessun “preavviso” su quale sarà il momento dello scatto! Avere l’autofocus non pregiudica, però, la possibilità di mettere a fuoco manualmente quello che ci interessa. Ti basterà disattivarlo, infatti, per poter godere della messa a fuoco manuale.
Stessa cosa vale per la stabilizzazione. Te la consiglio, soprattutto se intendi scegliere focali lunghe (più avanti scopriremo il perchè). Anche questa opzione ti permetterà di cavartela in molte situazioni e, se non dovesse servirti, potrai sempre disattivarla.
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Tiriamo le somme: l’ottica giusta per la prima reflex
Ok, questa piccola infarinatura ti servirà per capire almeno qualcosina, e non fare la figura del pollo da spennare davanti ad un eventuale commesso senza scrupoli (purtroppo esistono 😡 ). L’aspetto “semplice” è che per quanto riguarda le ottiche base, le opzioni disponibili a mio avviso sono tre:
Obiettivo stile 18-55
Di solito le reflex entry level sono disponibili in kit con quest’ottica. Va benissimo se hai intenzione di fotografare esclusivamente paesaggi o fare ritratti da molto vicino. E’, però, una scelta che ti limiterà nel tempo e nelle possibilità tecniche. Presto ti accorgerai che il 55 mm non permetterà di zoomare chissà quanto su un soggetto.
Obiettivo stile 18-135 o 18-105
Si tratta di un’ottima alternativa all’obiettivo base, in quanto permette di ingrandire un po’ di più il soggetto senza avvicinarsi fisicamente ad esso, anche se il soggetto in questione dovrà comunque restare abbastanza vicino alla fotocamera. Ti permetterà di avere in un unico obiettivo molte più possibilità di scatto rispetto all’ottica precedente.
Obiettivo “doppio” 18-55 + 55-200
Si tratta in realtà di due obiettivi, ma questo abbinamento ti permetterà di coprire un range di focali molto più ampio. L’unico “inconveniente” (che in realtà non è) è il fatto che dovrai cambiare obiettivo in determinate occasioni per ottenere la lunghezza focale desiderata.
In poche parole…
La cosa migliore da fare, secondo me, è il puntare sull’abbinamento 18-55 + 55-200 (o meglio ancora 55-300). In questo modo potrai coprire una varietà maggiore di focali. Questo, però, comporta l’acquisto di due lenti diverse con relativi costi. In alternativa puoi benissimo scegliere un pratico 18-1×5 (105 se hai scelto Nikon, oppure 135 se hai scelto Canon) che offre diverse possibilità con un’unica soluzione. Lascerei perdere, invece, l’obiettivo 18-55, se non esclusivamente per motivi economici, in quanto limita moltissimo le possibilità fotografiche (piuttosto prendi un corpo macchina meno costoso e punta su un’ottica migliore).
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Dimmi… cosa sceglierai alla fine?
Complimenti, le vostre foto sono molto belle..e gli articoli chiari ed esaurienti! Scritti per noi da persone “come noi” :)..mi avete permesso di capire qualcosina in piú
Grazie Federica, i complimenti fanno sempre piacere. Spero che i vari chiarimenti ti possano essere d’aiuto. 🙂